Tratti della Flaminia
La Via Flaminia lasciava Roma uscendo dalla Porta Flaminia, l’odierna Porta del Popolo, superava il Ponte Milvio e seguendo la Valle del Tevere entrava in Umbria ad Otricoli, continuando fino a Narni. Un maggior risalto venne dato alla Flamina Nova dopo la riorganizzazione delle Regioni operata da Diocleziano, che decretò la fusione di Tuscia e Umbria in un’unica entità territoriale.
Tratti della Flaminia – 1
Il territorio risulta abitato fin da tempi antichissimi, durante il paleolitico e l’età del ferro, e soprattutto con l’apertura della Via Flaminia come dimostrano i numerosi reperti romani ritrovati in vari luoghi limitrofi.
Tratti della Flaminia – 2
Uscendo da Massa Martana e riprendendo la Vecchia Via Flaminia, una prima tappa è d’obbligo farla in Bastardo.
Tratti della Flaminia – 3
Il territorio risulta abitato fin da tempi antichissimi, durante il paleolitico e l’età del ferro, e soprattutto con l’apertura della Via Flaminia come dimostrano i numerosi reperti romani ritrovati in vari luoghi limitrofi.
Tratti della Flaminia – 4
Splendidissima Colonia Julia. Con l’avvento delle Signorie, Foligno conobbe il dominio della famiglia dei Trinci, i quali diedero grande impulso al commercio e ad un’importante Fiera annuale.
Tratti della Flaminia – 5
L’antica città umbra di “Nuceria Camellaria” sorse, intorno al VI secolo a.C., a destra del fiume Topino e ad ovest del Monte Pennino, in località detta Le Fornaci, come ne dà testimonianza l’esistenza di villaggi, santuari e castellieri diffusi sulle pendici montane e lungo le vie di transito.
Tratti della Flaminia – 6
In questo itinerario troviamo testimonianze archeologiche quali una villa rustica Romana risalente al I – II secolo d.C. unitamente a numerose chiese e abbazie tra le quali l’Abbazia di Santo Stefano da Parrano.
Tratti della Flaminia – 7
Il borgo di Fossato di Vico in epoca romana si chiamava Vicus Helvillum e con tale nome appare nell’elenco di Strabone e sulla tavola Peutingeriana. Fu un centro molto fiorente fino al tardo impero, subì successivamente le devastazioni dei Goti di Alarico di passaggio verso Roma (410 d.C.) e dei Goti di Totila (552 d.C.), che, come s’è detto, si scontrò nei pressi con l’esercito bizantino di Narsete.
Tratti della Flaminia – 8
Questo borgo è l’ultimo Comune umbro che insiste sulla Via Flaminia, la quale poi si dirige verso il territorio marchigiano. Anch’esso fa parte del Parco del Monte Cucco ed è quindi mèta di un turismo naturalistico, come nel medioevo era mèta degli eremiti e dei fondatori di cenobi monastici.
Tratti della Flaminia
Sul tracciato della Via Flaminia sorsero gli oppida, poi le villae e infine i castra romani, trasformatisi poi nella moltitudine di castelli, rocche e borghi di età medievale, che quasi nella totalità sono giunti fino a noi nella loro affascinante integrità.